Cantine Astroni
Cantine Astroni Tenuta Jossa
Cantine Astroni Tenuta Jossa
Il Bianco “Tenuta Jossa” delle Cantine Astroni prende vita in un luogo leggendario: la porta degli inferi, come erano chiamate dagli antichi Greci le solfatare dei Campi Flegrei, una terra che brucia e guarda il mare di fronte a sé e Napoli, sullo sfondo del Vesuvio, volgendosi verso sud est. Intorno, l’antro della Sibilla e il lago di Averno parlano ancora di misteri e di riti pagani: gli Etruschi e poi i Sanniti e infine i Romani furono le popolazioni che via via si stanziarono in queste zone, portandole ad un grande splendore. L’etichetta è dedicata ai fondatori della cantina, Don Giovanni e Donna Luisa, che diedero il via ad una vitivinicoltura di profilo professionale, partendo dall’azienda della generazione precedente, negli anni immediatamente successivi il secondo conflitto mondiale.
“Tenuta Jossa” è la più recente acquisizione di Cantine Astroni: una vigna estesa su circa 3 ettari nella microzona di Camaldoli, entrata tra le proprietà della famiglia Varchetta nel 2012. Il 50% di questo appezzamento è piantato con l’autoctona Falanghina: si tratta di viti provenienti da selezione massale e non innestate, cui il suolo di matrice vulcanica consente la sopravvivenza a piede franco. L’allevamento avviene sopra sei terrazzamenti digradanti dai 220 ai 200 metri di altitudine sul livello del mare, con orientamento dei filari nord-sud. In cantina si procede all’assemblaggio del 90% di Falanghina con un saldo di 10% di Fiano e ad una vinificazione differenziata: un terzo delle uve fermenta in acciaio, un terzo in anfora e un terzo in Clayver, una botte in ceramica; le fermentazioni sono svolte dai lieviti indigeni selezionati all’interno dell’azienda. Dopo un periodo di affinamento di 8 mesi nei diversi contenitori, il bianco riposa in bottiglia un ulteriore anno.
L’aspetto del Bianco “Tenuta Jossa” di Cantine Astroni è luminoso, di un colore giallo tendente al dorato. I richiami marini non si fanno attendere al naso, sopra uno sfondo maturo di frutta a polpa gialla e dolce di miele. Intriganti appaiono i sentori agrumati di cedro e vegetali di foglia di pomodoro, uniti a sensazioni di cera d’api e tocchi fumé. Il sorso è tagliente, dissetante, impostato su una netta verticalità salina e una freschezza fuori misura. Una creazione di costiera nel vero senso della parola, che deve richiamare immediatamente i piatti di mare: uno su tutti, spaghettoni in bianco alle vongole veraci
Gradazione Alcolica: 12,5% Formato: 75cl